Confetture Confit

Segreti in cucina di Sonia Peronaci

Sapevate che il termine confit deriva dal francese “conservare, preservare”? Il concetto di confit nacque nel medioevo riferito alla frutta cotta e conservata nello zucchero, ma oggi si applica anche a carne, pesce e verdure.

Si tratta di un metodo di cottura a bassa temperatura di una pietanza con un grasso o un olio oppure con acqua zuccherata, che ha lo scopo di eliminare l’acqua contenuta nell’alimento che altrimenti lo farebbe deperire più velocemente. In questo tipo di cottura è molto importante mantenere la temperatura costante per tutta la sua durata.

Per quanto riguarda la carne, quelle che si prestano di più a questo tipo di preparazione sono le carni di oca, anatra e coniglio, ma anche l’agnello. Funziona bene anche con alcuni tipi di pesce, verdure e frutta.

Se si vuole fare la cottura confit con un grasso, bisogna assicurarsi che la pietanza ne sia interamente ricoperta. La temperatura deve essere tra i 70 e gli 80 gradi e si può fare sia in forno che in un tegame. Nel caso delle verdure invece, se si tratta di quelle più acquose come i pomodori o le cipolle, non sarà necessario ricoprirle di grasso ma basterà un filo d’olio, dello zucchero e del sale. Vediamo insieme come preparare i pomodorini confit.

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