Gli Arrosticini

Chiamati Rustell o rustelle in dialetto abruzzese, a seconda delle aree provinciali, la produzione ed il consumo degli arrosticini è strettamente legato alla tradizione pastorale abruzzese. La cottura ideale, come ci ha mostrato anche Gabriele nel servizio, è quella alla brace

Gli arrosticini chiamati anche rustell' o rustelle in diversi dialetti abruzzesi secondo la tradizione pastorale è composto di carne ovina, idealmente di carne di pecora giovane chiamata in dialetto “ciavarra” o di montone castrato. 

La tipologia più diffusa e consumata di arrosticini è quella in cui essi sono uniformi, costituiti da cubetti di carne di circa 1 cm di lato infilati su di uno spiedino di legno. Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata a canalina definito.

Durante la cottura la carne sarà quindi salata ed eventualmente insaporita ulteriormente con un ramo di rosmarino cosparso di olio extravergine d'oliva o di olio al peperoncino a seconda dei gusti.

Gli arrosticini sono solitamente accompagnati da fette di pane casereccio cosparse di olio extravergine di oliva.

Si abbinano egregiamente a vini rossi dal sapore intenso tra cui classicamente le numerose varianti del Montepulciano d'Abruzzo.

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