Gulash alla triestina
Comfort food” ...avvolgente, caldo, saporito, qualcosa di talmente buono da distrarti da stanchezza e brutti pensieri
Difficoltà: Facile
Tempo: 3h30'
Costo: Basso
- 1 chilogrammo cipolla bianche
- 1 chilogrammo cappello del prete o spalla di bovino
- 50 gr burro
- 20 gr farina tipo 00
- 150 gr vino rosso
- 300 gr brodo di carne brodo di carne
- 10 gr paprika dolce in polvere
- 5 gr paprika piccante in polvere
- q.b. sale e pepe
Preparazione
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In una casseruola, sciogli 50 g di burro con 50 g di olio. Aggiungi le bacche di ginepro schiacciate. Taglia le cipolle a cubetti. Uniscile, abbassa la fiamma e cuocile coprendo per 10/15 minuti.
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Taglia la carne a cubetti di 3-4 centimetri. Infarinali e rosolali in un altro tegame con i restanti 50 g di olio. Sfuma con il vino. Successivamente, aggiungila nella casseruola con le cipolle. Unisci anche la paprika in polvere. Sala e pepa, versa il brodo caldo e cuoci a fiamma bassa coprendo per circa 2-3 ore. Quando la carne sarà tenera, spegni, aggiusta di sale e servi il gulash, accompagnandolo con polenta o con del purè.
Il consiglio dello Chef
Il termine “gulash” deriva da “gulya” e significa “mandria di bovini”: è infatti questa tipologia di carne ad essere protagonista nella versione ungherese, anche se la cottura ben si adatta anche ad altre carni come pollo o vitello quindi potete sicuramente adattare la pietanza al vostro gusto.
Ho scelto il cappello del prete perché è uno dei tagli più adatti alle lunghe cotture: è molto saporito per la presenza di tessuto connettivo, e resta molto tenero e succoso. Vedrete che fa la differenza accanto a condimenti importanti come questo.
Diferenza sostanziale tra il gulash ungherese e quello triestino è che, in quest’ultimo, l’unico ortaggio è la cipolla. E non in dosi approssimative bensì quasi in pari peso rispetto alla carne.